L’assicuratore

L'ASSICURATORE

– Si sente bene, signor GianMassimiliano?
Direi di sì. 
– Va di corpo regolare?
Scusi, ma che c’entra?
– Parecchia gente ci è rimasta, sa? E non è una figata andarsene seduti sul cesso. Scusi se mi permetto, ma lei è molto pallido.
Sarà la luce al neon. Sto bene.
– L’hanno detto anche quelli appena usciti dall’ambulatorio medico con l’illusione di essere sani e poi sono morti mentre salivano in auto. Brutto crepare in un parcheggio.
Oggi da lei sono venuto in autobus. E mi tocco, se mi permette….,
– Appunto. Per non parlare di altrettanti individui stecchiti sul sette barrato, casistica importante. 
Ostia, il mio!
– Vede. E sa perché?
Perché?
– Zero prevenzione.
Io sono fatalista.
– Sa quanti fatalisti sono deceduti?
No…
– Solo stamattina, sette mila e cinquecento.
Nel mondo?
– Macché, in paese.
Ma se siamo novemila in tutto…
– Si affacci alla finestra. Vede qualcuno in giro? Guardi, guardi…. Ha visto? Il deserto. Si fidi di un cretino. Si metta in tasca una bella polizza contro le malattie. E potrà fare tutti gli esami che vorrà assolutamente gratis. Ci pensi, Gian Massimiliano. 
Eh, chissà quanto costa. Sono disoccupato.
– Sa i disoccupati che sono morti perché non avevano i soldi per curarsi?
Tanti?
– Più di tanti, milioni..
In paese?
– Ma no, idiota, nel mondo. Su Gian, le butto giù un preventivino.
Giusto così… per sapere.
– Bravo, l’ho quasi convinta, vero?
Be’, vediamo prima il preventivo.
– Orbene. Io ci metterei tutto, visto che ci siamo. Le consiglio un irrisorio sovrapprezzo per il polmone d’acciaio, potrebbe essere utile. Lei fa parapendio?
– Ma scherza, gioco a biliardo. Non amo il rischio.
Una stecca nell’occhio? Sa quante volte è successo!!! Poi lei mi rimane cieco. Nel caso, con l’opzione di polizza “Non vedo una beata minchia” avrebbe gratis un cane addestrato. Un bassotto con la cifra base, un pastore tedesco con la tariffa plus. Le consiglio la plus, i bassotti sono animali da tana, non vorrei mai che finisse dentro la buca di una talpa, lei e il bassotto. 
Il totale vorrei sapere.
– Diecimila euro l’anno. Se mi rimane paralizzato – un caso soltanto nel biliardo, ma non vorrei mai arrivasse il secondo – ha anche in dotazione una carrozzina firmata Pininfarina. Ovviamente con la tariffa plus.
Caretta…. Ci penso, intanto la ringrazio.
– Ci penso?? Ventisette euro al giorno lei me li spende alla carlona via, lo so. Mi guardi in faccia GianMassimiliano: aperitivi, sigarette, Turista per sempre, qualche donnaccia. Rinunci a uno Spritz Aperol e avrà così la vita sicura e garantita per sempre. PER SEMPRE!!
Ma io non vado a donnacce….
– Ci va, ci va.. come tutti…. Vede, io sono un uomo felice con la Polizza “Fuck Off”. Faccio tutto quello che mi pare, tanto so di essere coperto. Corro in auto, mi ubriaco, mi lancio dal settimo piano con la tuta alare, dormo con un cobra. Vede quella corda d’acciaio tesa fra la mia finestra e il campanile del duomo?
Ah sì, adesso la vedo.
– Ogni sera faccio quattro passi sotto la volta celeste. Tanto che me ne frega, ho la polizza “Fuck Off”. 
Beato lei. 
– Venga con me. Dai su, GianMassimiliano, provi l’ebbrezza. Eccomi, sono in perfetto equilibrio. Che meraviglia, vedo tutti giù a bere l’aperitivo in piazza, fantastico. Non sia timido, salga sulla corda….
Magari un’altra volta…
– Al diavolo.. guardi, guardi GUARDI, ci si sente maledettamente liberiiiiiiiiiiiii. CAZZOOOOOO, STO CADENDOOOOOO. TANTOOOOOOO HO LA POLIZZA VAFFFANCULOOOOOOOOOOOOOO.

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