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LA PUBBLICITÀ

– Dunque, lei sarebbe un consulente pubblicitario.

Sono un consulente pubblicitario, se permette. Mi presento: Gian Rinaldo Reclame. Con questo cognome cosa avrei potuto fare nella vita se non questo? AH AH AH..

– E suo padre che faceva?

L’uomo sandwich. Sa, erano altri tempi.

– Mi duole dirlo: ma lei fra sette minuti morirà.

EHHHHHHH?????

– Non in quanto Gian Rinaldo Reclame, ci mancherebbe. Diciamo lei in quanto (sfigato) rappresentante della categoria più scassa maroni del globo, dopo i testimoni di Geova. Non è che posso uccidere tutti i capitani d’industria, lei capisce. Vivremmo tutti più felici senza quel maledetto “Salta la pubblicità dopo 14 secondi”, che trovi dentro qualunque video tu inizi a guardare. Dio buono.

Oddio, un pazzo. Chiamo la polizia…. SORVEGLIANZAAAAAA!

– Non si affanni, Gian Rinaldo, ho isolato le linee telefoniche e drogato i bodyguard. Siamo soli io e lei, Gian Cazzo di Budda Reclame. Che soprannome aveva a scuola? Spot?

(suda) Parliamone. Quanti soldi vuole, eh? La mia Aston Martin? Tutta sua. Mia moglie compresa. E’ un ex Miss Muretto. Tromba da dio. Giuro. La villa all’Elba vista mare? Ecco le chiavi. Le prenda, suvvia la scongiuro.

– Niet, Gian Sta Minchia. La vede questa? E’ una Smith&Wesson regolarmente denunciata. Nel tamburo ci sono sei proiettili. Uno le arriverà dritto dritto in fronte fra diciamo cinque minuti, due se ne sono già andati. Nel frattempo si goda l’ultimo video della sua vita.

Oh Madonna, salvami tu.

  • La smetta di frignare e muoia da eroe, cribbio. Guardi, guardi…
  • Va ora in onda l’ultima puntata della serie “Un idraulico in famiglia”.

“Io ti amo Nerina, lo sai”.

“Se mi amassi, non dormiresti abbracciato alla tua fresa per rubinetti, Gino. E poi chi è Samantha? Porco. Ogni notte la nomini mentre russi. Sarà una delle tue casalinghe in calore, bastardo!”

“Nerina, okay, calmati e siediti. Non è come sembra…”

(pubblicità) Flatulenze? Meteorismo? Oggi non è un più un problema con i tappi del famoso sugherificio sardo Mario Urru. E potrai dormire finalmente con la persona che ami senza stordirla. Urru, da cinquant’anni migliora la tua vita.

“Nerina adorata, Samantha altro non è che il nome della nuova linea dei sanitari della Grups”.

“Balle, Gino, dicevi che tette meravigliose hai Samantha. Lo diresti a un cesso che ha tette meravigliose? Maniaco sessuale…”

(pubblicità) In quei giorni ti senti depressa. Vorresti lanciarti col paracadute, ma hai il ciclo. Col rivoluzionario assorbente Tina semmai il paracadute non dovesse aprirsi, puoi tirare la comoda cordicella in dotazione. Tina, dalla parte delle donne.

“Vattene da questa casa, Gino. Ma prima dammi un occhio al lavandino che perde, valà”.

(pubblicità)Clara, oddio, ma hai la faccia da Bifidus attivo? Taci va, Tiziana…

BASTA. STOP

– Ora capisce, caro Reclame, come siamo ridotti? Milioni di esistenze rovinate dalla vostra bulimica corsa all’acquisto. Ci siamo Gian Rinaldo. Tempus fugit, diceva Virgilio.

Virgilio chi?

– E allora muori, ignorante. (E rispuntò da sotto il tavolo la luccicante Smith & Wesson con la canna puntata sulla fronte dell’omuncolo in lacrime). Prega, amico.

(pubblicità) Cosa fa Carlo Bracco quando torna a casa? “Un chilo e mezzo di cazzi miei, ecco cosa faccio”.

PUM.

(soggettiva sul cadavere in una pozza di sangue, dissolvenza, titoli di coda)

THE END

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