L’ipocondriaco

L'IPOCONDRIACO

– Tiri su la manica, per cortesia
Avrò la pressione alta?
– Adesso vediamo.
E se fosse alta?
– La manderemo giù in qualche modo.
Tipo?
– A martellate!
(paonazzo) Cccome a mmmartellate?
– Ma sto a scherzà, sto…
Quanto ho?
– Accidenti….
(ceruleo) È grave?
– 180 su 100. Altina, la minima è altina.
Mi verrà un ictus?
– I bookmakers lo danno a 1,50.
Dottore, che mi consiglia?
– Un notaio lo conosce?”
Un che?
– Ma sto a scherzà, sto! Altina perchè lei si agita, Cristo. Si distenda.
E che mi fa?
– La opero.
Oh Madonna Santa e di che?
– Senta Perozzi o la pianta o sul serio le recido le corde vocali. Ausculto il cuore cosa vuole che le faccia in un ambulatorio della ASL?
Me lo sento in gola, in questo momento.
– Cazzo, si è spostato?
Cc come sspostato?
– Perozzi, ho deciso. La lobotomizzo. Tossica.
Cof cof cof

Da quando non tossisce?

In che senso?

– Lei non si allena, Perozzi. Tossisce male. Le prescrivo un pacchetto di
Marlboro ogni dì.

Ma io non fumo!

– Ma sto a scherzà, sto. Ohi, sa che lei è una pigna?
Mi scusi, dottore.

– Dai, proviamo a tastare il fegato. Faccia un bel respiro. Un altro. Beve?

Ogni tanto, qualche bollicina.

– Si sentono tutte. Ha un fegato che non se lo magnerebbe nemmeno er gatto!”.

Quanto ho dottore, me lo dica. “

– De che?”

Di vita.

– Perozzi, dio buono, ma sua moglie come fa a sopportarla?

Non sono sposato.

– Ecco, non volevo dirlo, ma chi se lo piglia lei? Eh? Secondo me c’ha pure il pene piccolo. (Silenzio). Tac, ho vinto la scommessa con l’infermiera”. Urla. “Ester, caccia la venti euro”. Ricapitoliamo. Quel dolorino alla bocca dello stomaco non mi pare un problema”.

Ah, mi ha sollevato dottore.

– Non s’illuda Perozzi, invece le fitte alla schiena… le fitte… eh, bisogna approfondire”.

Oddio, in che senso?
– Un paio di esami per stare tranquilli.
Tipo?
– Storia e geometria!!! Ahahahaha. Perozzi, su con la vita. E si faccia una risata perdio!
Lei è un sadico, dottore.
– Dai, sadico, su Perozzi non esageriamo. Con tutto ‘sto vecchiume catarroso che marcisce in sala d’aspetto se non mi diverto un po’, crepo di noia. Non crede?”
Il Perozzi si alza. Suda. Sta per uscire quando il dottore si abbassa e fa per strizzargli simpaticamente i coglioni. In quell’istante Ester apre la porta dell’ambulatorio e la nuca del medico è in traiettoria. Sblam. Il dott inizia a barcollare, bestemmiando. Un passo in fallo e la vetrinetta dei medicinali gli piomba addosso. Mille schegge lo trafiggono. Sangue sui muri, dappertutto. Perozzi, ammutolito, guarda l’infermiera mentre sviene. E, da solo, si misura la pressione: 120 su 80.

THE END

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